15.10.2010

Oleg Gutsulyak: In Attesa del Mahdi Eurasiatico

IN ATTESA DEL MAHDI EURASIATICO:
INTERVISTA A OLEG GUTSULYAK (Daniele Scalea)

Русская версия интервью - http://primordial.org.ua/archives/123

Cosa l'ha convinta a impegnarsi nel progetto de La Nazione Eurasia - Ucraina? E chi le sta dando una mano a realizzarla?

In primo luogo, l'esperienza italiana de "La Nazione Eurasia" mi e parsa interessante, e ho avuto semplicemente il desiderio di fare qualcosa di simile. Il materiale e in parte raccolto, dopo consultazioni con amici, se appare loro interessante. E agli incontri del nostro Gruppo di studi basilari sulla tradizione primordiale "Mesogaia", ch'e una sezione del piu vasto circolo intellettuale "Grifone d'Oro" (sfortunatamente, solo due sezioni di questo - la nostra e quella letteraria - operano attivamente, le altre sono nominali, dato che persone le quali inizialmente avevano assunto l'impegno d'organizzarne l'attivita, ne hanno poi perso l'interesse), viene sottoposto il prospetto di "LNE-UA". Gli autori sono soprattutto studenti, laureati e giovani insegnanti della nostra Universita Precarpatica, o di altre universita sorte nella citta di Ivano-Frankivsk (da noi, in citta, ci sono tre universita statali e sette private!). Una volta anche studenti-tirocinanti dal Canada, le cui origini ucraine li aiutavano nelle traduzioni.
Ci aiutano anche degli amici dall'estero: Anton Rachev dalla Bulgaria, Sasha Papovic dalla Macedonia, Muhammad Nabil dal Canada, Alexandr Novoselov dalla Moldova, Andrey Pustogarov dalla Russia, Ellen Dovgan dall'Estonia. "LNE-UA" non e il nostro unico progetto. Il primo e stato il sito "Mesogaia" (http://www.mesogaia.il.if.ua), ora c'e anche il sito "Gall'art" (http://www.gallart.narod.ru), e una rete di altri portali i cui autori sono membri del nostro Gruppo (http://newright.il.if.ua, http://www.preussen-ua.narod.ru, http://www.goutsoullac.narod.ru).

Cosa significa per lei il termine "Eurasiatismo"?

L'eurasiatismo ucraino ha una certa tradizione storica che parte dagli anni '20 del XX secolo. Durante un'epoca d'impegno nazionale in nome del riconoscimento della propria particolarita, il gruppo d'intellettuali e scrittori ucraini guidato da Mykola Fitiljov-Hvyljovyj proclamo l'idea del "Rinascimento asiatico" e contemporaneamente il motto "Verso la mentalita europea!", considerando l'Ucraino come originale intermediario tra Occidente ed Oriente, Settentrione e Meridione, una sorta di subcontinente per il quale gia da tempo ho suggerito il nome di "MesoEurasia", per analogia con MesoAmerica. Ma piu probabilmente, l'Ucraina assomiglia maggiormente al Sudest asiatico, dove sono passate, come ad un incrocio, le direttrici di molte civilta mondiali - cinese, indiana, islamica e oceanica. Ma chi e l'Ucraina - il Brunei, o la Malaysia, o il Singapore, o la Thailandia, o il Vietnam, o ancora la Birmania europea? Penso che sara il tempo a dircelo.

Ma in Ucraina c'e un largo seguito per idee come l'Eurasiatismo o il nazionalismo europeo?

Naturalmente: infatti, l'Ucraina e un crocevia tra Oriente e Occidente, e come la storia ci testimonia, gli Ucraini dal tempo dei Normanni all'epoca dei Cosacchi, mai sono rimasti alieni dalle grandi questioni europee. Siamo orgogliosi di questo, come lo fummo nei giorni in cui i principi prendevano Costantinopoli e distruggevano i Mongoli e i Tatari, e gli Ucraini si battevano sotto Grunwald, e i Cosacchi ucraini conquistavano Mosca nel 1612 e quindi riscuotevano Vienna dai Turchi, ed entravano nell'armata polacca che distrusse gli Ugonotti presso Dunkerque. Siamo orgogliosi di un paese che ha disfatto le piu potenti armate dell'altera nobilta polacca, di Pietro il Pazzo e della bolscevica Armata Rossa. E che sempre ha realizzato la sua grande Missione europea.

Come sono le relazioni tra Ucraina e Russia, dopo la caduta dell'Unione Sovietica?

Sarebbe peccato nascondere che le relazioni con la Russia sono uno dei fattori primari nella vita ucraina. E queste relazioni esistono su livelli differenti: tra i governi, tra uomini d'affari, tra scienziati, tra lavoratori, tra membri d'una stessa famiglia o semplicemente tra amici. Talvolta loro hanno questo o quel grado d'affinita o parentela. Ma non fila tutto cosi liscio. Se il programma elettorale di Leonid Kuchma invero non differiva in nulla dal programma del suo collega bielorusso Lukashenko, diretto all'integrazione con la Russia, Kuchma non solo deve fare i conti con il 45% di cittadini dai sentimenti anti-russi in Ucraina, ma pure con gli interessi del grande capitale locale (per nulla contento ad avere nel proprio territorio i competitori russi, ne a cambiare l'attuale circolo di corruzione) e col sentimento della proprieta che distingue la mentalita ucraina dal collettivismo russo.

Lei pensa - come Dugin - che il Presidente Vladimir Putin possa condurre un progetto alternativo all'Atlantismo, o pensa che finira coll'accodarsi all'egemonia statunitense?

Non possiamo aspettarci molto da Putin. Il suo desiderio di controllare ogni cosa non e l'abitudine di un ufficiale dei servizi segreti. E' un segnale di debolezza, un tentativo di non farsi sfuggire dalle mani la situazione. Come rappresentante del passato, egli non puo proclamare che la Russia ha vinto la "guerra fredda" - ha vinto il proprio comunismo. Putin non puo offrire alcuna comprensibile "immagine futura" alla elite post-sovietica, nessun programma di sviluppo. Piu probabilmente sulla scena internazionale dovra sorgere una nuova personalita politica, capace di suscitare l'interesse delle elites dei paesi compresi entro lo spazio dell'ex URSS. Lo aspetto con una sorta di pietas mistica, un po' come i musulmani attendono la venuta del Mahdi.

Il popolo ucraino che cosa pensa dell'Unione Europea?

A parte una piccola percentuale di nostalgici dell'ex Unione Sovietica, la popolazione ucraina - indipendentemente dal linguaggio e dall'etnia - sente come una necessita ineluttabile l'entrata dell'Ucraina nell'Unione Europea. Un altro paio di maniche e la questione sul quando questo dovra accadere. Le forze estremiste di nazionalisti antirussi, in maggioranza, sostengono l'immediata entrata dell'Ucraina nell'UE e nella NATO, per ridurre tutte le sfere della vita ai modelli europei. Per loro gli esempi da seguire sono i paesi baltici (Lituania, Estonia e Lettonia) e la Polonia. I piu moderati, inclusi i filo-russi, sostengono l'entrata simultanea nell'UE e nello Spazio Comune Eurasiatico [la zona di libero scambio tra Federazione Russa, Bielorussia, Ucraina e Kazakhistan, NdR]. E' un'idea piu forte, ma anche piu difficile da realizzare. Inoltre, se nella Comunita Eurasiatica e possibile entrare con facilita, dovendo semplicemente mantenere una situazione che in fondo c'e gia, molto piu complessa si presenta l'integrazione con l'Europa. In secondo luogo, l'aspirazione allo Spazio Comune Eurasiatico tra i paesi dell'ex URSS e solo l'aspirazione alle risorse russe, non solo materie prime, ma pure infrastrutture e tecnologie. Qualunque appello all'unita centenaria di "popoli fratelli" - non e niente piu che un bluff. Non appena la stessa Bielorussia avra la minima possibilita di staccarsi dalla Russia ed avvicinarsi a un altro centro di forza, non esitera un attimo a farlo. Allo stesso tempo in Ucraina non ci sono illusioni riguardo l'Unione Europea. L'UE nella sua attuale forma non e assolutamente in grado di perseguire una politica concreta e indipendente, perche l'attuale struttura geopolitica e seriamente deformata, e in tale situazione e impossibile mettere in atto il piano strategico necessario al continente per prevenire le piu pesanti reazioni dell'impero atlantico. Questa distorsione e originata dalla presenza della Gran Bretagna nelle sedute dell'Unione. Londra rappresenta il centro mondiale dell'economia finanziaria e, nel classico stile britannico, i suoi uomini siedono a Bruxelles al solo fine di sabotare - e ben visibile dalle posizioni assunte riguardo all'accettazione della costituzione dell'Unione Europea.

Ora, con l'elezione a presidente di Viktor Yushchenko, che cosa cambiera nella politica ucraina verso Russia, UE e USA?

Ci sara una persistente promozione dell'Ucraina agli occhi dell'Europa. Nessuno dei sostenitori di Yushchenko ha mai affermato di voler creare una "cortina di ferro" ai confini con la Russia. Relazioni economiche comuni e favorevoli - certo, ma entrambi i paesi con la loro immagine interna e propria politica estera. Un altro fatto e la dichiarazione di Yushchenko secondo cui, tra i suoi primi decreti, ci sara il richiamo del contingente militare ucraino dall'Iraq - cosicche potrebbero verificarsi frizioni tra l'Ucraina e gli USA. Ma finche restera la base navale russa nel territorio ucraino di Sebastopoli, e i forti sentimenti separatisti dei filo-russi nell'Ucraina orientale, le nuove autorita ucraine faranno le riverenze sottobanco all'Europa e all'America.

Il capo del Pentagono, Donald Rumsfeld, ha definito l'Europa Orientale come "la nuova Europa" - intendendo con cio un gruppo di paesi fedeli agli USA. Ma veramente i popoli europei orientali credono al "American Dream", o solo i loro governi?

Il punto di riferimento dei paesi di nuova democrazia sono gli USA e la loro frenesia di crescita. Invero, seguendo questa rotta stabilita, essi creeranno agli USA cosi tanti problemi, che l'attuale campagna anti-terrorismo al confronto apparira come una passeggiata agli Americani. La vita e diventata piu complessa rispetto a vent'anni fa, e diverra ancora piu difficile. Dovremo ricollegarci ai paesi dei Balcani liberati dal giogo turco. Naturalmente, le attivita diplomatiche di Washington, Londra, Mosca e della Comunita Europea, ed anche la formazione di una rete di organizzazione politiche non governative, giocheranno il ruolo di "centro di forza". Probabilmente, con la crescita di un'opposizione tra Vecchia Europa e USA la "Nuova Europa" parteggera per l'America - sembrera paradossale - per resisterle, un po' come fecero le antiche tribu italiche che avevano dichiarato guerra a Roma per ricevere la cittadinanza romana!... Potrebbe pure accadere che la Turchia, diretta dal capitale inglese, capeggi un'opposizione della "Nuova" Europa.

Lei e un esperto di letteratura. C'e qualche scrittore o pensatore che puo essere considerato un maestro da tutti i popoli europei, ed un ispiratore della rinascita europea?

Tutto il problema e che l'unificazione del linguaggio italiano fu conseguenza del Risorgimento, mentre la Rinascita ucraina sara conseguenza dell'unificazione del linguaggio ucraino. Noi siamo stati costretti a lottare per l'originalita, la cui esistenza - al pari di quella del popolo - ci fu rifiutata. Dobbiamo presumere una situazione pari a quella per cui Napoleone vincitore proclamava che la lingua italiana e solo un dialetto del Francese, e la nazione italiana non e e non sara mai!... Percio la letteratura ucraina svolse assolutamente una missione diversa dalle altre letterature europee. Essa pose il problema del ritorno al mondo del popolo dal passato eroico, passato cui essa stessa doveva ritornare. Per due secoli la letteratura ucraina, in principio con Taras Shevchenko e poi con Ivan Franko e Lesya Ukrajinka fu assorta in questo compito, avendo rifiutato l'opzione metafisica intrapresa durante l'epoca del barocco da Paisij Velichkovsky e dall'Accademia di Kiev-Mogiljan. Questa linea e confluita nel starchestvo russo ed ha impregnato Dostoevsky. Il solo sbocco in questa direzione furono le traduzioni dalla letteratura europea, esistendo da noi - anche tutt'ora - una buona scuola traduttoria... solo adesso la giovane generazione di scrittori ucraini ha adottato soggetti metafisici e, percio, ha cominciato ad interessare l'Europa. Tutti i versi e le novelle di Jury Andruhovich e Oxana Zabuzhko sono stati tradotti per molto tempo in Tedesco e Svedese; nel mondo inglese dei poeti, "il Nuovo gruppo York" a lungo residente in Francia - erano conosciuti Jury Pokalchuk, Jury Izdryk, Vladimir Yeshkilev, Stepan Protsjuk (a regola, tutte le loro produzioni erano tradotte in Polacco, poiche questo era percepito dai successivi traduttori germanici come un certificato di qualita). E in Italia l'interesse per la letteratura ucraina e dimostrato. La nota poetessa Oxana Pahlevska, figlia della poetessa Lina Kostenko, detiene la cattedra di Ucraino in un'universita italiana, diffondendo l'interesse per gli autori ucraini anche Mario Grasso in Il Nuovo Calendario Lunare...

Lei ha studiato particolarmente le opere di Evola e Guenon, o sbaglio?

Posso dire tutte le traduzione russe e ucraine accessibili, ed anche alcune in Inglese. Sfortunatamente pero, non sono molte, ma sono le basilari e il loro numero aumenta ogni giorno. Certamente uno dei fulcri del mio pensiero, e quello di rendere la "nuova destra" devota ai suoi maestri sia ideologici che spirituali - Evola e Guenon. Un tempo appartenevo all'organizzazione militarizzata "UNA-UNSO" (l'analogo delle "Guardie di ferro" romene), ero autore abituale della sua pubblicazione "la Voce della nazione", e la cominciammo a tradurre per la prima volta Evola e Guenon in lingua ucraina. In seguito questo lavoro e stato continuato in maniera piu professionale dal direttore della rivista "Perehid-IV" Igor Kaganets (http://www.perehid.kiev.ua). Ho dedicato tutti i miei sforzi alla diffusione delle loro idee, introducendole anche in ricerche strettamente scientifiche, tenendo all'Universita uno speciale seminario di "Filosofia del Tradizionalismo" che spero possa presto essere elevato ad un alto grado accedemico di lezioni.

Che cosa pensa di Karl Marx e dei suoi discepoli?

Sono passato per buone scuole di ortodossia marxista-leninista, e per l'universita sovietica. Ho conosciuto la realizzazione del progetto di Karl Marx dall'interno. Si, un tempo ero devoto a idee nazional-comuniste, considerando che i social-imperialisti di Mosca avevano pervertito l'essenza del socialismo (infatti, il piu grande eroe della lotta per l'indipendenza ucraina, Simon Petlyura, il nostro Simon Bolivar, proclamo: "Senza i socialisti ucraini, l'Ucraina indipendente non e per noi necessaria!"), ascoltavo tutti i programmi della radio albanese in Russo, lessi il massimo possibile riguardo Che Guevara, Franz Fannon e la "nuova sinistra", distribuivo volantini... Ma la verita apparve piu difficile. E fu una valida rivelazione quando lessi la "Carta del lavoro" sociale dei falangisti spagnoli. Fu un'illuminazione, mi ha cambiato...

Lei e anche un esperto di questioni antropologiche. Da un punto di vista puramente storico, etnico e culturale, quali sarebbero i confini della Nazione europea?

Sarei velenoso se affermassi che i Russi non fanno parte della nazione europea. Pero, vi appartengono in maggioranza. In cio comprendendo che essi hanno raccolto la tradizione cristiana europea di Bisanzio, che per lungo tempo e stata lontana in Europa. I Francesi, per esempio, amano ricordare con sarcasmo come, all'inizio del secolo scorso, nelle loro scuole s'insegnasse che l'Asia comincia dopo il Reno. De Gaulle ha esteso l'Europa ai monti Urali, conferendo alla Siberia e all'Estremo Oriente lo status di domini europei. Gli antichi Greci vedevano l'Asia dietro il fiume Don... Parlando antropologicamente, i puri rappresentanti russi della razza europea, al pari degli Ugro-Finni della regione del Volga, costituiscono per quel popolo un substrato. E nessuno puo contestare l'essenza europea di Finlandesi, Ungheresi ed Estoni, senza i quali l'Europa non sarebbe possibile. Il loro trovarsi nel cuore d'Europa diviene una sorta di indennita per le perdute etnie indo-iranica e tohariana.

Quali sono i principali legami culturali tra l'Europa e l'Asia, e quali le principali differenze culturali tra la civilta eurasiatica e quella americana?

Condivido l'interpretazione secondo cui Alessandro il Grande, come risultato della intrusione entro i limiti delle terre barbariche, abbia organizzato uno spazio essenzialmente nuovo nella storia mondiale. L'eliminazione della distanza tra svariate localita, coperta anche con la leggendaria presenza in questi luoghi di Alessandro il Grande, non pone la questione riguardo il mondo ellenistico per il valore dell'immagine sviluppata che Alessandro il Grande ha portato molto al di la del Mediterraneo, permettendo di parlare con ben piu ampia comprensione del mondo mediterraneo. La sua missione non si esplica semplicemente nell'essere padrone di tutto il mondo, bensi col vantaggio dell'ordine semantico e stringente di questo mondo, il cui centro e sempre stato il Mediterraneo (il mare interno). Il nuovo spazio mediterraneo stabilito da Alessandro fu unito da comuni elementi di cultura materiale e spirituale. Il mondo reale, vitale ed eterotopo (opposto a utopico, in Foucalt) di Alessandro e anche "Eurasia". Gli USA hanno gradualmente penetrato questo modello, anche piuttosto recentemente cavalcando sulla cresta della "rivoluzione atlantica". Da questo punto di vista l'America appare solo come uno dei paesi di questo specchio d'acqua mediterraneo. Ebbene si, l'Europa e l'Asia, l'Eurasia e l'America, sono piu vicine l'un l'altra di quanto sembri. A mio parere, l'opposizione tra Europa e America e generata specialmente dagli interessi economici di alcune multinazionali europee che hanno basilarmente posto gli uffici in Inghilterra, che sono interessate a leggi sulle tasse piu flessibili e spingono perche i fondi dei paesi europei siano utilizzati per distribuire commesse a un complesso militare-industriale. Nell'Occidente e semplicemente in corso la lotta tra due portatori di differenti vettori di sviluppo dell'economia di mercato - tra i sostenitori del sistema americano dell'asse liberal-economico repubblicano (liberale in economia, corservatore in politica) e quelli del sistema anglo-olandese dell'asse finanziario democratico (conservatore in economia, liberale in politica). Tra i sostenitori dell'idealismo di Platone e quelli dell'empirismo di Kant... essenzialmente, assomiglia all'opposizione verificatasi in Eurasia nel VII secolo tra Bisanzio e la Persia, o quando il fuoco religioso d'Iran cadde ai piedi dell'imperatore Herakles, dalla sabbia dei cavalieri arabi del profeta Maometto... Non e necessario dire chi oggi ricopra il ruolo dell'Iran - l'Europa o l'America... Per quanto riguarda l'America, concordo interamente con il geopolitico piemontese Fabrizio Vielmini, che ho appena conosciuto, secondo il quale la crisi degli USA e irrevocabile e indipendente da chi sieda alla Casa Bianca. Se John Kerry fosse salito al potere, i democratici avrebbero reso gentile tutto il rude, ma solo per ingannare le altre nazioni e proseguire nella politica di consolidamento della posizione d'egemonia globale. A dispetto della sua formazione e della correttezza politica, Kerry offriva un programma di politica estera che, di fatto, non differiva per nulla dal "rude" Bush. Il momento chiave e il "terrorismo", le "minacce" costanti e universali. Alfine, la strategia globale del candidato democratico sarebbe stata infrangere la sovranita d'ogni nazione dell'Eurasia.

La religione ha una grande importanza nella sua vita e nel suo pensiero?

Io, come la maggioranza degli abitanti della Galizia (l'Ucraina occidentale) appartengo alla Chiesa Greco-Cattolica, che e cattolica ma con rito orientale (a proposito, la grande maggioranza dei lavoratori ucraini emigrati in Italia e Portogallo sono greco-cattolici). Gli Ortodossi ci chiamano in modo dispregiativo "uniati", poiche siamo in Unia con Roma, e il capo della nostra chiesa e il cardinale della Chiesa Romano-Cattolica. Ma per me il passaggio al Cristianesimo non fu semplice. Quando le barriere dell'ateismo sono cadute, la maggioranza della gente s'e trovata di fronte alla scelta dell'orientamento spirituale. Di regola, molti hanno scelto la fede dei padri e dei nonni - in Unia con Roma. La mia ricerca spirituale e passata dapprima per tutti i culti orientali (specialmente l'induismo al quale non sono tuttora completamente indifferente) e in seguito per il neopaganesimo (fui anche registrato tra i sacerdoti del potente movimento neo-pagano ucraino "RUNVira"). Tuttavia e la cristianita che mi ha aperto alla provvidenziale bellezza, come portatrice del Tema della Forza.

Era questa la mia ultima domanda. Ringrazio molto per la disponibilita il nostro amico e collaboratore Oleg Gutsulyak. Prima di salutarci, c'e forse ancora qualcosa in particolare che vorrebbe dire ai lettori italiani de "La Nazione Eurasia"?

Filologicamente parlando, vi sono nel mondo due linguaggi che si distinguono per la loro melodiosita. Il primo e l'Italiano, il secondo l'Ucraino. E i viaggiatori medievali e moderni chiamarono l'Ucraina "Italia sulla costa del Dnepr (Dnipro, Borysthenes)". Un tempo alcune delle nostre regioni facevano parte [della provincia] danubiana dell'impero [Osterreich]. All'inizio dell'indipendenza l'Ucraina, per il tramite del suo presidente Kravchuk, tento di "flirtare" con la Francia, ma questa, sia che non fosse capito, sia che non volesse offendere la "fidanzata" (la Russia), perse l'occasione, timorosa di doversi prendere carico di una Guiana in piu. La Germania e maggiormente interessata alle relazioni con la Francia... Forse, siamo diventati attraenti per l'Italia?

("La Nazione Eurasia", 2005, n 1)

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"... Надо обновить идею эллинизма, так как мы пользуемся ложными общими данными... Я наконец понял, что говорил Шопенгауэр об университетской философии. В этой среде неприемлема никакая радикальная истина, в ней не может зародиться никакая революционная мысль. Мы сбросим с себя это иго...Мы образуем тогда новую греческую академию... Мы будем там учителями друг друга... Будем работать и услаждать друг другу жизнь и только таким образом мы сможем создать общество... Разве мы не в силах создать новую форму Академии?.. Надо окутать музыку духом Средиземного моря, а также и наши вкусы, наши желания..." (Фридрих Ницше; цит. за: Галеви Д. "Жизнь Фридриха Ницше", Рига, 1991, с.57-58, 65, 71-72, 228).

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